mercoledì 20 marzo 2013

Perché parlare quando si può scrivere?

Impariamo a parlare da piccoli. E' una cosa facile, o almeno così sembra.
Anch'io ho imparato come tutti, ma senza trovarci gusto. C'è chi prova piacere nel conversare mentre per me equivale a passeggiare a piedi nudi su un bel tappeto di puntine. E' tutto un <ahi! uuuh! aah!> e via dicendo.. Personalmente non ho mai parlato molto. A livello puramente teorico pratico il dialogo in maniera ineccepibile. Sono priva di cadenze e inflessioni dialettali e uso correttamente perfino il congiuntivo. Ma non sono brava a parlare, soprattutto di me. Non ne sono capace. Finché si tratta della teoria si che so dire frasi corrette, con verbi, sostantivi e tutto il resto messo lì al posto giusto, ma se devo parlare di me non ci riesco. Non mi piace parlare di me. E non sono nemmeno brava a spiegare le cose. Per fortuna si può scrivere! Così ho iniziato a scrivere questo blog che finora ho tenuto gelosamente per me. Solo alcuni amici fidati ne sanno l'esistenza.. più che altro è uno spazio tutto mio in cui posso essere me stessa, scrivere pensieri a ruota libera, raccontarmi, sfogarmi e magari trovare la soluzione alle domande fondamentali della vita: nella carbonara ci va la cipolla o l'aglio? ci si può vestire di bianco ai matrimoni? c'è un modo per far durare il rossetto durante la gara a chi mangia più angurie in un minuto?

2 commenti:

  1. ho letto molto volentieri il tuo pezzo per grazia.it mi ha anche fatta sorridere =)
    Hai un sostenitore e un voto in piu. A presto!

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