martedì 4 febbraio 2014

Il mare minore

Ho sognato il mare.
Immagino che ognuno di noi abbia un sogno ricorrente o semplicemente un elemento che di frequente si ritrova nei sogni che fa. Lo immagino perché non lo so per certo, non è che parlo di sogni con le persone che conosco.. però a me succede e poi c'è Freud che ci ha costruito sopra una carriera e anche il suo allievo Jung non è stato da meno.. insomma: i sogni ricorrenti esistono e probabilmente è il modo che ha il nostro inconscio di dirci qualcosa, bontà sua!
Il mio elemento ricorrente è il mare e anche il mio sogno ricorrente riguarda il mare. Faccio lo stesso incubo da quando sono bambina e sogno spesso il mare. Nell'ultima settimana ho sognato il mare tre volte mentre ho fatto il mio incubo ricorrente non più di un mese fa. Il mare non è sempre associato agli incubi, a volte è solo nei sogni e può essere piacevole, altre volte sembra piacevole ma poi si rivela inospitale, per dirla con un eufemismo. Come stanotte.
Sono sola e vado in riva al mare trascinando una pesante sedia di legno, una di quelle che i miei tengono in cucina. Sulla spiaggia c'è gente che parla di me e che mi tiene lontana. Sono triste, ma non so se sia per l'isolamento. L'atmosfera è cinerea, senza sole, dominata dai toni del grigio e piuttosto malinconica. Sono di spalle sulla riva, con il mio abito nero leggero e i piedi nella sabbia. Il mare è calmo e l'acqua fredda. Il mio tipo di mare ideale. Mi spoglio, lascio la sedia nella sabbia e mi tuffo. L'acqua mi fa sentire bene così ad un tratto sembra la situazione perfetta, vado sempre più a largo lontano dalle voci.. ma come tutte le più belle cose.. in poco tempo mi si affiancano due tizi in completo scuro, cravatta e occhiali da sole. Nuotano vicino a me e sono interessati all'enorme mostro-pesce-tartaruga che è apparso nell'acqua e che ha iniziato a puntare verso di noi con fare tutt'altro che amichevole. Il mostro-pesce-tartaruga, verde oliva e squamoso, è pericoloso e violento: devasta porte, crepa i muri a testate e sembra proprio intenzionato a mangiarci. Lo so che non ci sono porte e muri nel mare ma nel mio sogno il mare va fin dentro la città, che più che una città è una roccaforte con il mare che si insinua dentro, passa sotto i ponti e arriva fino alle case. Riusciamo a salvarci e a chiudere il mostro fuori, lo lasciamo al mare, che è evidentemente il suo. Quei due, che somigliano tanto ai Signori grigi di Mono, non sono altro che controllori del mare e del mostro e come tali hanno il compito di chiudere quel pesce-tartaruga (persino un po' volatile) fuori dalla città. Anche se mi hanno salvato viene fuori che il mostro è probabilmente opera loro (qui non so perché ma il sogno ha preso una piega da thriller fantascientifico a metà tra un romanzo di Michael Crichton e uno di Frank Schatzing!) e si tratta di una versione gigantesca e pericolosa di un animaletto marino del tutto identico ma piccolo ed innocuo.

Ecco, se potessi disturberei Freud e gli chiederei di spiegarmi un paio di cose. Se potessi chiamerei anche il mio inconscio per sapere cosa diavolo sta combinando. Dovrebbe essere un po' più esplicito perché così non ci ho davvero capito nulla. Che poi questo era solo il terzo sogno.. il primo era anche peggio e il secondo.. il secondo non me lo ricordo affatto ma mi sono svegliata con la consapevolezza di aver sognato il mare.
Va a finire che è il mio incubo ricorrente, il male minore. 

2 commenti:

  1. Non ti invidio per niente! Forse meglio non sognare quasi mai come succede a me. Hai povato a pensare alla conclusione positiva del tuo sogno quando vai a dormire? Visualizzare le componenti positive? In bocca al lupo

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