venerdì 17 gennaio 2014

Effetto ragno

C'è un ragno che abita nella macchina di mio padre. 
Un ragno grande quanto una noce, con zampe tozze e robuste di colore ocra. Se ne sta nascosto non so dove ma ogni tanto, di sera, quando la macchina è ferma e tranquilla, viene fuori e si mette a camminare sul parabrezza. Martedì l'ho incontrato solo per un attimo: prontamente è sparito dalla mia vista ed è tornato a nascondersi lì da qualche parte, nella sua tana nella macchina di mio padre. 
Ero appena entrata in auto e ho iniziato ad urlare terrorizzata. Ho urlato per un po' di tempo. Un tempo imprecisato. Urlavo orripilata ed immobile, con gli occhi ben aperti. Alla fine ho messo in moto e sono uscita dal parcheggio cercando di non pensare più al ragno, nonostante il senso di orrore e angoscia che ancora mi scuoteva.  
Non mi piacciono i ragni ma non mi definirei nemmeno aracnofobica. I ragnetti piccoli e indifesi non mi fanno un grande effetto ma con quelli grandi è un'altra storia. Quelli grandi mi terrorizzano e mi gettano nel panico. E' una mera questione di dimensioni. Almeno credo, non ho ancora indagato il fenomeno a fondo!
L'episodio del ragno mi ha fatto pensare a come affronto la vita. Il ragno è il problema. Se ne sta lì da qualche parte, ben nascosto. Sta fermo magari per mesi e mesi finché ad un certo punto viene fuori e si mostra. Io allora lo vedo, non posso non vederlo, non posso far finta di nulla. E' un ragno bello grosso, mica un ragnettino innocuo. Mi terrorizza e disgusta ma io mi limito ad urlare angosciata. Non mi muovo, non reagisco. Non è che lo vado a schiacciare o a scovare. Non ce la farei mai a schiacciarlo, mi paralizza! Non vado nemmeno a strappargli le ragnatele e a intimargli di trovarsi un altro alloggio. Constato la sua presenza. Certo, mi fa paura che sia lì ma dopo un po' l'ho dimenticato e ci convivo. Continuo a prendere la macchina. 
Freud l'ha chiamato Effetto ragno. Ce ne sono tanti di ragni da scovare e sloggiare. Ogni ambito della vita potrebbe avere il suo ragno. Se sei fortunato si tratta di ragni piccoli e ci vuole poco a liberarsene.  Se sei fortunato i ragni non crescono. Negli altri casi diventano grandi come noci.